02 dicembre 2011

Stress lavoro correlato e clima

L'INAIL ha pubblicato un manuale a uso dei datori di lavoro per rispondere alla necessità di un “livello minimo di attuazione dell’obbligo”. Tutte le aziende (pubbliche e private), infatti, sono attualmente obbligate alla misurazione del livello di stress lavoro-correlato per assolvere agli adempimenti del Testo Unico sulla Sicurezza (D.lgs 81/08).

Il documento si basa sulle indicazioni date dallo Healt And Safety Executive (HSE), organo istituzionale europeo che si occupa di Sicurezza sul Lavoro a livello internazionale.
Il manuale contiene una checklist basata sull’Indicator Tool, messo a punto dall’HSE e validato in Italia. Lo strumento è affidabile, poiché è basato sulla ricerca nelle organizzazioni.

A questo punto, però, ci permettiamo di fare una considerazione. La misurazione dello stress lavoro correlato può essere certamente l’occasione per assolvere un obbligo di Legge. Secondo questa logica, a nostro modo di vedere molto limitata e "miope", lo strumento in oggetto può svolgere sufficientemente bene il compito. Secondo la nostra ottica, però, all’adempimento normativo è possibile affiancare invece la possibilità di ottenere un vantaggio competitivo attraverso la misurazione anche del clima aziendale.

Il più importante motivo è di business: c’è la possibilità di aggredire eventuali problemi che incidono sulla produttività. E’ dimostrato, infatti, il rapporto tra percezione del clima e produttività (vedi ricerca Hay Group, articolo del 25 giugno 2011).
Gli altri motivi sono collegati al primo:
- stress e clima sono correlati: l’uno incide sull’altro;
- entrambi le rilevazioni avvengono tramite questionario. La somministrazione in contemporanea riduce i tempi e facilità l’operazione di raccolta dei dati, causando meno disagio ai dipendenti;
- c’è affinità tra i temi: si tratta in entrambi i casi di argomenti soft. Per approfondire visualizza il documento “Indagine di clima”.

Nessun commento:

Posta un commento